martedì 8 novembre 2011

Lungo, Inutile, Incoerente


Come molti già sanno ho al momento, ahimè, molto tempo libero e ne approfitto quindi per sfamare le vostre menti con un po' di sproloqui.

In questi giorni per la prima volta sento davvero che sta per succedere anche da noi qualcosa di grave fra non molto, stile Grecia. Non intendo nelle prossime 18 ore ma nel breve periodo. 
Quello che succede al momento nei vertici dei G20, G8, G2 (intendo Francia e Germania, l'Inghilterra è in una camera insonorizzata a quanto pare) nei confronti del nostro povero Paese è abbastanza triste.

Berlusconi è stato insultato una volta in più visto che ha ammesso che da noi la crisi non esiste dato che i ristoranti sono pieni. Questo è un discorso che faccio spesso anch'io e lo trovo in parte giusto. 
Era forse meglio dire che la gente italiana o non ha capito cosa sta accadendo dentro casa propria (un popolo di svampiti), o non è disposta a cambiare abitudini (per me l'opzione più accreditata) o che in effetti la realtà è diversa da ciò che tutti dicono (...mmmm, really Silvio?).
Chi si incazza quando chi ti rappresenta a livello mondiale dice una cosa del genere sono solitamente i padri di famiglia che a 50 anni hanno perso il lavoro in Produzione (800 euri pro month...) e hanno mutui e figli a carico. Sono le sfornate di "laureati", pronti a diventare dirigenti stellari di castelli di carte. Sono i contribuenti che vedono aumentare gli stipendi del 10% e le tasse del 10000% per fermare un'emorragia inarrestabile nei conti pubblici. Sono i piccoli imprenditori che provano a darsi da fare giorno e notte, impegnando tempo, passione, soldi propri e altrui e dedicano tutti loro stessi a progetti, sogni di una vita, destinati a fallire purtroppo non per loro demerito. Mi fermo perché mi sembra di essere Di Pietro.

La cosa importante è però sapere inveire, insultare, spaccare la faccia ai poliziotti, le vetrine e devastare cose e proprietà site nei luoghi dove si manifesta MA portando con sè, vicino alle spranghe e sotto le molotov, delle soluzioni alternative. Le opposizioni moderne (destra o sinistra, è uguale) si limitano a dire <non va bene, è un cretino!> e rincarano la dose man mano che sentono il boato di approvazione del popolino. E si assiste al cambio della guardia e al ritorno dell'eterno carosello con cui stiamo distruggendo non solo il futuro ma ora anche il nostro presente.

Poi però, quando qualcuno ha in effetti delle novità, forse delle soluzioni, anche degli esempi che hanno funzionato altrove, cosa fa? Da chi va?
Devo per forza trovare un partito politico per proporre la mia cosa? Nella celeste utopia in cui sono precipitato, la persona dovrebbe solamente parlare col suo rappresentante (che è lì perchè lavora per noi, è un nostro dipendente, quindi fa quello che diciamo noi) e questi fa da megafono alla nostra voce. Discute, capisce e si fa capire e torna da noi spiegandoci l'esito della nostra proposta, se ha avuto successo o se deve essere modificata, arricchita o sostenuta. Semplice ed impossibile.

Vado a votare e ancora oggi scelgo un capitano che una volta vinto il suo sedile, comincia a chiamare i nomi di chi vuole nella sua (NELLA MIA) squadra. NO, DK! Mi dici chi vuoi portare con te e perchè vuoi mettere la gnocca, il trans, il drogato, il pregiudicato o qualsiasi altra maschera a capo dei MIEI Ministeri. La  Democrazia è il Governo del Popolo non il Popolo di chi governa.

OK, adesso vado a cagare.

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