domenica 23 ottobre 2011

Dio Bo', Che Bello!

Marco Simoncelli Marco Simoncelli of Italy and Metis Gilera puts his helmet on in the pits during free practice for the 250cc race of the MotoGP World Championship Grand Prix of Japan at Twin Ring Motegi on April 25, 2009 in Motegi, Japan.  (Photo by Kiyoshi Ota/Getty Images) *** Local Caption *** Marco Simoncelli

Lo leggo sul cellulare in una tarda mattinata domenicale, prima di mangiare. 
Non capisco, provo ad aprire altri siti: Tgcom (mi si spalancano gli occhi), Corriere (aggrotto le sopracciglia, non riesco a comprendere), Repubblica, Gazzetta, Motoblog, Google News,... 
Cosa vuol dire?

Leggo i dettagli. Apro il video.

Mi fermo un momento.

Chiamo la mia donna, devo condividere la cosa con qualcuno. Non risponde. La richiamo. Non risponde. Dopo 5 chiamate mi chiama lei. Non lo sapeva. 

No piccola, non scherzo. Così hanno detto.

Si mangia. Guardo il Milan. 
Poi c'è qualcosa su Grand Prix. Mi manca un pò di respiro.

Sono passate molte ore.
Mi manca ancora un pò di respiro.

giovedì 20 ottobre 2011

mercoledì 19 ottobre 2011

F U


This is more or less how I feel. (God bless, these ain't my shoes...)

giovedì 6 ottobre 2011

Amazing Exhausts

Dimenticato Nulla?


Il Carnival Party post uragano a New Orleans.
La gara di surf durante lo tsunami in Asia.
Le vacanze nel Golfo del Messico sponsorizzate BP.
L'elettrica combriccola di Fukushima.

Absolutely NOT Guilty!


Lovely innocent twins!
AMAMMAMAAM!!!!

Find A Real Job(s)


Tutto il mondo piange la star che muore come si usa fare, chi non è davvero coinvolto si mischia al gruppo e annuisce insieme per non essere fuori moda.

Jobs era nerd un po' diverso, ha mollato l'università perchè si era rotto i coglioni e dal nulla ha tirato su l'unico piccolo lumino che si poteva contrapporre al bagliore Microsoft.
Dopo un po' viene licenziato dai manager che lui stesso aveva assunto. Lui dice che è stato un grande stimolo e un'opportunità, resta comunque fuori dubbio che deve essere stato anche un bel palo nel culo...
In questo periodo tira su una società che cadrà nell'anonimato ma che sarà la struttura moderna dell'attuale Apple e la Pixar, tuttora fra i leader (questa volta non un lumino) dell'animazione grafica.
Rientra in Apple con l'erezione che si conviene in situazioni come questa e la società diventa quello che è oggi, totalmente diversa dall'idea iniziale (Mac,...) ma al top nei dispositivi mobili.

La realtà è che il suo genio vero è stato riuscire a creare per ogni prodotto unicamente uno status symbol. Se hai il PC non c'è niente di speciale ma avere il Mac è accattivante; se hai un lettore Mp3 è normale ma se hai un Ipod sei avanti; tutti hanno i cellulari ma chi ha l'Iphone è il più figo; nessuno ha l'Ipad perchè costa un fottio (oltre ad essere inutile) ma se ce l'hai, WOW!!!

Qui è stato un vero maestro. I prodotti innovativi della Apple sono stati affiancati (e spesso superati) dalla concorrenza nel breve periodo ma restano sino ad oggi ancora la massima attrattiva in modo inalterato grazie alla forza del marchio e dell'idea che c'è sotto.

Posso ora unirmi quindi alla vostra processione luttuosa.

P.S.: il giovane Steve sembra Ashton Kutcher.