giovedì 10 marzo 2011

It's A Party!!! (...Really???)


Riprendo di striscio una riflessione di George Carlin che mi trova totalmente d'accordo.

2 giorni fa era l'8 Marzo: FESTA DELLA DONNA. Con una ricorrenza tanto sentita ed esaltata si vuole sottolineare l'importanza del ruolo della donna che deve essere valorizzato e spiccare in una società dominata dall'incombenza storicamente massiva del genere maschile...

Ora, 1-2-3.... MA VAFFANCULO!!!
Non capisco perché se veramente si vuole fare in modo che il mondo non concepisca differenze sociali fra sessi diversi, si voglia sottolineare l'orgoglio di essere donne. Sarebbe come fare la festa del pakistano o del pescivendolo. Se ti batti per uguaglianza di diritti, trattamenti, condizioni,... perché attiri su di te l'attenzione proclamando l'orgoglio per la tua diversità? Il Gay Pride è l'esempio più banale per questo discorso.

(Lascio perdere la diatriba su "vogliamo pari diritti ma dobbiamo comunque essere trattate come si conviene a delle signore"...)

Altro punto: perché festeggi qualcosa per cui tu non hai fatto nessuna scelta per vantare la tua condizione? Cazzo, donna sei nata, non lo sei diventata (a parte rari casi), non hai lottato per esserlo, non è il frutto di una tua scelta. Perché festeggi la tua nazionalità, moneta, lingua, COMPLEANNO??? 
Ricorda a tutti piuttosto un giorno in cui hai raggiunto un traguardo per cui hai lottato, l'occasione di una scelta difficile ma azzeccata, il momento di un cambiamento radicale voluto,... Festeggia anche l'appartenenza a un gruppo che hai scelto e in cui credi tuttora (politico, culturale, sociale, lavorativo, ricreativo,...) se vuoi.

Ma che cazzo festeggi di essere donna?
Femane le ze...

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